Il compositore di colonne sonore Luca Ciut un anno fa è venuto a chiedermi:
“Cosa faresti per un mio concerto, visivamente?”
“ehm non so … anzi si ecco…, luci e schermi e proiezioni e….”
STOP! Non ci siamo.
Capita a volte di sentire senza ascoltare, di guardare senza vedere. All’improvviso poi ti imbatti in qualcosa che ti obbliga a farlo. Senti che devi ascoltare che devi vedere, anzi uno spazio tempo in cui puoi permetterti il lusso di stare con te stesso, in cui puoi ascoltare, vedere, essere. Libero di sentirti bene.
Musica onesta, Musica che si merita un luogo privilegiato. Per questa ragione ho voluto creare un mondo visivo che restituisse questa esperienza. Un set design che non distraesse ma facesse da catalizzatore di emozioni, in fondo come le colonne sonore.
Quale era l’immagine reale che mi veniva in mente per quella musica?
“Ma certo una nuvola luminosa!”
Ecco che nella cucina di mia madre è nato, in un metro quadro, il prototipo del set design per i concerti al buio: luci tessuto e tulle: et voilà!
Durante il mini tour estivo siamo stati ospitati da una delle più belle location per uno spettacolo: il parco di Villa Manin in provincia di Udine.
Sotto i rami di un cedro dell’Himalaya con un coro di cicale si è compiuta la visione che avevo avuto per i concerti di Luca Ciut.
Borderstudio non poteva mancare e raccontare con le immagini quell’esperienza.
Quindi: mai sottovalutare i sogni, potrebbero avverarsi!
piano Luca Ciut
viola Emma Anna Krizsik
cello Nicola Siagri
double bass Roberto Amadeo
set design Martina Marafatto
thanks to Jorge Muchut, Marco Valvassori, Lorenzo Cerneaz
Giordano Bianchi
Martina Marafatto
Paola Sponda
October 05, 2015